Mi interessano le storie quotidiane, quei sentimenti incommensurabili che si rivelano drammaticamente normali e danno una misura alla mia stessa fragilità. Il senso spietato di una transitorietà che ci tiene attaccati all’idea di poter essere, per un poco, importanti: questo è spesso il punto di partenza del mio lavoro. Per la stessa ragione sono interessata agli archivi, fisici e virtuali, dai quali talvolta attingo.